Prima lezione – Vedere e disegnare le superfici

Iniziamo subito a parlare delle superfici che potremmo definire “visive” perché sono sempre sotto i nostri occhi. Guardare una superficie è facile ma per disegnarla occorre osservarla per un tempo più lungo. Proviamo a guardarci intorno alla ricerca di quelle che ci circondano.

Osserviamo che nella stanza in cui siamo le superfici sono tante. Cerchiamo di classificarle per grandezza: la parete di fronte a noi, le parete laterali, il soffitto sono certamente le più grandi. Continuiamo: l’armadio, il tavolo ma anche i vetri della finestra o del balcone, la porta, le porte e i cassetti dell’armadio e infine lo schermo del computer, i libri, gli oggetti … Tutte queste superfici, appartenenti a “cose” costruite dall’uomo, dovrebbero essere regolari ma nessuna di esse ci appare tale. Le regolari sono i vetri, le porte, i quadri … solo se sono proprio di fronte a noi e le loro dimensioni sono tale che i nostri occhi possono osservarle per intero. Ora, con molta attenzione, cerchiamo le altre superfici. Molte di queste sono parti di superfici più grandi delimitate da altre superfici, da oggetti e da tutto quello che affolla lo spazio della stanza, anche da una persona.

Mi spiego con un esempio pratico, ovviamente grafico. Guardalo, poi cerca nella tua stanza queste nuove superfici. Se cambi il tuo punto di osservazione (diremo in seguito “punto di vista”), cioè il posto dove sei, sono proprio queste nuove superfici che cambiano molto anche per tuoi minimi spostamenti, prova.

Le immagini dinamiche appartengono alla tecnica cinematografica, televisiva… i grandi registi sono maestri nel “creare” e dominare queste continue modifiche visive delle superfici che determinano lo spazio scenico.

Anche all’aperto le superfici visive sono molte. Per migliorare la grafia disegnata è necessario osservare con attenzione queste superfici per abituare l’occhio a vederle. Anche quando scatti una fotografia, queste superfici sono parti importanti della composizione, osservale. Nell’esempio seguente (Pescasseroli – Abruzzo)  ne ho evidenziate, con il contorno colorato, solo cinque di molte. Volendo, prova a trovarne altre.

Passiamo ora alla lezione.

L’occhio percepisce la superficie in tre modi:

1- per contorno Quando è definita da una linea chiusa.

2- per colore Quando è campita da un colore.

3- per texture  Quando un piccolo segno, una venatura… si ripete per tutta la sua estensione.

Esercitazione: Disegna nelle tre maniere alcune superfici a piacere di grandezza leggermente superiore all’unghia del tuo pollice. (prova anche con altri piccoli segni: trattini orizzontali o verticali, piccoli triangoli, piccole vocali o consonanti semplici a ripetere velocemente… Inventa altri simboletti).

Consiglio: Foglio di quaderno a quadretti. Adopera sempre una penna (meglio se nera) per il modo uno e tre, un pennarello per il due. Segui il contorno solo per il modo uno (ovvio). Per il due e il tre inizia dal centro, cercando di rendere il più possibile la superficie simile a quella del modo uno. Prova anche a invertire la sequenza.

Buon lavoro.

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2 risposte a Prima lezione – Vedere e disegnare le superfici

  1. salvofigura ha detto:

    Ben fatto. Bravo Dino. Hai una buona didattica e spero di riuscire a migliorare la vecchia casetta delle elementari, quella col campanile accanto e il viottolo sinuoso.
    Salvo

  2. dinorotoli ha detto:

    Ben arrivato. Migliorerai sicuramente.

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