Passano solo pochi giorni e i ragazzi si presentano al maneggio per l’iscrizione. Sono accolti da Elisa.
Elisa: – Vedo che siete un gruppo ben compatto di amici. Sicuramente seguirete il corso di equitazione con interesse e con buoni risultati.
Non vedo le due ragazze che erano con voi l’altro giorno.
LAfi: – Verranno appena possono per iscriversi anche loro. Oggi erano impegnate. Quando cominciamo il corso? Se fosse possibile vorremmo seguire il corso la domenica mattina perché siamo tutti liberi. Anche per le nostre amiche, che oggi non ci sono, la domenica mattina andrà bene.
Elisa: – La domenica mattina il maneggio è aperto fino alle dieci, sarà possibile seguire il corso. Va bene anche perché sarete solo voi.
Elisa: – Se oggi non avete impegni, potete iniziare a conoscere i cavalli. Ognuno seguirà il corso con lo stesso cavallo. La scelta del cavallo dipenderà dal vostro coraggio. Chi di voi vuole un cavallo tranquillo?
Gemi: – Io. Al momento preferisco un cavallo tranquillo.
ILfi: – Anch’io. Poi in seguito potrò cambiare?
Elisa: – Va bene. Sì, quando vorrai potrai provare con un cavallo meno tranquillo. Vedo che le ragazze non hanno scelto. Credo che opteranno per un cavallo più “focoso”.
Gemi: – Sicuramente. Loro due sono “scatenate” in tutto.
Elisa: – Allora ragazze siete disponibili per due cavalli focosi ma sempre cavalcabili con tranquillità. Sarà importante la loro conoscenza. Ricordatevi che i cavalli sentono la vostra paura.
Scelti i cavalli. LAfi ha assegnato un cavallo nero. Francy uno bianco. Gemi uno grigio e ILfi uno marrone.
Elisa: – Iniziamo a fare conoscenza passeggiando insieme al cavallo
Dopo una mezzora.
Arriva Alberto, il ragazzo conosciuto da LAfi.
Elisa presenta ai ragazzi il suo collaboratore.
Elisa: – Ora proviamo a montare sui cavalli. Io e Alberto condurremo il cavallo nero e quello bianco. Per dare più sicurezza alle ragazze e ai cavalli stessi.
I ragazzi possono procedere da soli. Mi raccomando state molto calmi e principalmente non spronate i cavalli ma lasciateli camminare piano. Per far muovere il cavallo basta tirare leggermente le redini. Per fermarlo basta ritirarle, sempre leggermente.
La piccola cavalcata dura un’altra mezzora.
La prima lezione è terminata e i ragazzi vanno via.
La domenica mattina alle otto i ragazzi arrivano al maneggio. La lezione inizia montando i cavalli.
LAfi e Francy, questa volta. Non hanno bisogno dell’accompagnamento di Elisa e di Alberto. Elisa controlla, dal centro della pista, come procede la cavalcata.
Quando LAfi scende dal cavallo chiede ad Elisa se può provare con il cavallo in piedi su due zampe.
Elisa, in un primo momento, pensa che sia troppo presto per provare. Tutti i ragazzi intervengono a favore di LAfi, parlando del suo coraggio e della sua bravura anche con moto. Elisa accetta di far provare la difficile posizione ma, per precauzione fa allontanare tutti dalla pista.
La prova riesce in pieno, anzi il cavallo nero muove anche alcuni passi.
LAfi quando scende dal cavallo, di slancio abbraccia il muso del cavallo addirittura strofinandoci su il viso. Appare chiaro che il cavallo accetta la ragazza concedendogli la sua “amicizia”. Mentre i ragazzi applaudono, Elisa si complimenta con LAfi.
Elisa chiede a Francy, quando monta il suo cavallo bianco, se vuole anche lei provare.
Francy: – Non ora. Penso che sia troppo presto. Io non ho il coraggio di LAfi
ILfi, che ha assistito alla richiesta: – Posso provare io. Non ho paura.
Elisa: – Sì, è possibile ma dobbiamo stare molto attenti perché il cavallo non ti conosce.
Elisa fa, di nuovo, allontanare i ragazzi dalla pista.
ILfi monta sul cavallo ma appena il cavallo si alza sulle zampe posteriori, il ILfi perde l’equilibrio, i piedi escono dalle staffe e cade sulla pista.
All’uscita, LAfi che non aveva assistito alla bravata del fratello perché si era allontanata con Alberto, si accorge delle due fasciature che ha ILfi. Una alla mano che è sostenuta da una benda al collo e una al polpaccio che lo fa leggermente zoppicare.
LAfi: – Ma cosa è successo? Sei caduto dal cavallo?
Francy: – Si è caduto, ma dal mio cavallo. Ha voluto provare anche lui il cavallo in piedi su due zampe.
LAfi: – Ma ora devi andare all’ospedale?
ILfi: – Quale ospedale? Sono due ferite leggere. Elisa me le ha disinfettato e bendate.
Gemi: – Ho capito. Anche oggi dovrò guidare io.
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