Le piramidi iniziano prima a lampeggiare poi sono avvolte da una intensa luce gialla che, come un piccolo sole, illumina l’intero locale.
I ragazzi colpiti dalla luce sentono mancare le forze e sono costretti a sedersi per terra.
Nella loro mente sentono una strana sensazione, istintivamente il palmo delle loro mani si protende verso la luce. Tutti percepiscono lo stesso messaggio “cercare altre coppie con le piramidi e condurle in questo posto”.
Lentamente la luce diminuisce fino a scomparire. Le piramidi rimangono in aria.
I ragazzi si riprendono e nella loro mente il messaggio rimane chiaro.
– Avete tutti sentito il messaggio di trovare altre piramidi? – chiede Giulia.
I ragazzi annuiscono. Alcuni sembrano spaventati altri solo sorpresi. Il primo a rispondere è Arturo:
– Che cosa interessante! – poi aggiunge con entusiasmo – Deve essere un messaggio dallo spazio. Siamo stati scelti sicuramente per un compito.
– Trovare altre coppie, vuol dire che siamo molti a essere stati scelti. Certo hai ragione sul compito che ci verrà assegnato. Anch’io la penso allo stesso modo.
Clara e Monica sono le più spaventate.
– Non possiamo rinunciare? Io non voglio. Ho l’impressione che le nostre menti siano plagiate. – la ragazza di Giulio, Monica, con voce lamentosa interviene.
Clara fa solo ripetuti cenni di assenso con la testa. È la più spaventata e non riesce a parlare. Lucio, il suo ragazzo, le va vicino l’abbraccia e le dice: – Ma no. Che paura hai? Non credo proprio che sia una cosa pericolosa. Anzi sono convinto che sia una cosa importante per noi. Non ti accorgi che ora, senza luce, siamo coscienti e liberi. La luce forse era necessaria per comunicare con noi.
– Sicuramente è così. – interviene Giovanni e aggiunge – Cercare altre coppie di ragazzi significa che non saremo soli in quest’avventura.
Giulia interviene: – Ho la sensazione che dobbiamo studiare il modo per cercarli in maniera nascosta, senza divulgare il fenomeno. Per lo meno finché non ci sarà chiaro.
Con interventi semplici di assenso tutti i ragazzi manifestano la volontà di seguire lo sviluppo del fenomeno. Anche Monica ha modificato il suo atteggiamento iniziale e rivolta a Clara le dice: – Stai tranquilla. Siamo tutti uniti e questo segreto rafforza la nostra amicizia.
Il gruppo esce dalla vecchia casa e mentre si allontanano i ragazzi decidono di vedersi per trovare il modo di trovare altre coppie. Alcuni di loro sono ancora al liceo e non hanno molto tempo libero di mattina. Si vedranno da Giovanni di pomeriggio, la casa è più grande e abbastanza libera. Giovanni è figlio unico e il padre lavora fuori città e rientra il venerdì sera. La madre ha un’agenzia di viaggi ed è anche lei molto impegnata.
Nella riunione non è facile trovare un messaggio chiaro ma alquanto sibillino per trovare altri possessori di piramidi. Dopo aver discusso varie proposte viene scelta quella di Giovanni: “Hai una piramide o forse due fammelo sapere mandandomi una e-mail, la risposta ti sorprenderà.”
Sono molte le risposte che arrivano in due giorni. I ragazzi in un’altra veloce consultazione decidono di invitare quattro coppie alla volta.
Nel secondo gruppo, una biondina molto giovane, Sonia, si spaventa e sviene. In breve tempo ritorna cosciente e dichiara: — Non ho più paura. La piramide mi ha parlato mentre ero incosciente e mi ha nominato sua portavoce. Devo tornare quando tutte le piramidi della zona saranno unite, per comunicarvi un messaggio importante che lei mi darà.
Giovanni e Giulia, ogni mattina controllano le piramidi che hanno raggiunto un numero superiore a cento.
Giovanni: — Ho ancora una ventina di coppie da invitare.
Giulia: — Appena finite le coppie avvisiamo Sonia. Sento che siamo vicino a scoprire il nostro compito.
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