Passa un’intera settimana di lavoro. Rimasti senza provviste, il sabato mattina facciamo un’abbondante spesa. A mezzogiorno pranziamo al motel.
Portiamo poche provviste al deposito. Il resto lo porteremo un altro giorno, anche perché dobbiamo selezionare gli acquisti per non riempire molto il sotterraneo.
A mezzanotte siamo alla porta del castello. Il maggiordomo apre e ci comunica che sono tutti occupati per sistemare il castello perché di pomeriggio arriverà Armela con il conte, suo promesso sposo, .
Il principe, sempre molto gentile, ci accoglie cordialmente. Giulia gli chiede di Marcus perché di solito è lui che ci riceve. Risponde che arriverà insieme ad Armela, in quanto è stato lui ad accompagnarla al castello del conte.
Dopo pranzo andiamo nel salottino per riposarci, qui troviamo Mora addormentata sul divano. Sente il nostro parlare, anche se sottovoce, e si sveglia. È stanca per la grande pulizia del castello. Ha trovato il modo di allontanarsi per riposarsi un poco.
Quasi al tramonto arrivano i promessi sposi. Armela ci presenta il futuro marito. Il conte è abbastanza anziano. Deve essere molto ricco perché ha un doppio collare d’oro.
In un momento che sono solo con Giulia lei mi prende in giro: – Come farai ora con Armela? Il conte deve essere molto geloso. Hai notato come ti guardava quando si è accorto che Armela ti sorrideva continuamente.
– Ma forse il vecchietto andrà a letto presto. E poi ricordati che nel castello le coppie non dormono insieme.
– Penso che in futuro ti andrà meglio. Armela diventerà vedova e forse tornerà a vivere nel castello.
A sera aspetto che Mora mi conduca Armela o per lo meno che venga lei. Ma non viene nessuno. È la prima volta che rimango solo. Non mi rimane che dormire. Domattina chiederò a Giulia come è andata la sua serata.
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