Sono le sette di mattina quando arriva la prima coppia alla cattedrale di San Pietro a Bremen, formata da Mercuria e Angelo. È l’ora della prima messa e ancora alcuni fedeli stanno varcando la porta della cattedrale. Mercuria e il suo compagno non entrano e si trattengono sui gradini del sacrato.
Quando la messa é finita entrano nella cattedrale. Il parroco si avvicina e commenta: – Siete arrivati tardi, la messa è finita. – poi rivolto verso Mercuria – Per giunta lei non è vestita in maniera adatta per entrare in chiesa.
Il demone Mercuria è sul punto di reagire, quando entrano in chiesa Angelika e Giulio.
Angelika: – Suvvia padre non mi sembra che la gonna di Mercuria sia corta.
Il sacerdote: – Lei non può giudicare … Mercuria? È un nome che ricordo – guarda Angelika e continua – Ma lei è … Sì, mi ricordo. Non vestiva da suora? Non capisco.
Angelika alza la mano, punta il palmo verso la fronte del sacerdote e lo immobilizza. Rivolta a Giulio: – Prendilo, portiamolo in sacrestia. – Voi aspettate qui gli altri.
In sacrestia Giulio sistema sui seggi di legno il sacerdote ancora senza conoscenza.
Passano pochi minuti e entrano Venerella e Franz, quest’ultimo: – Ma cosa è successo? – si avvicina al parroco e gli tocca la fronte. Angelika lo guarda sorpresa perché, nello stato di “dipendente da demone”, non dovrebbe chiedere spiegazioni su ciò che accade.
Franz continua: – Il prete ha bisogno di un medico.
Anche Venerella avverte l’insolito disagio di Franz e interviene: – Non pensarci. Va tutto bene così.
Franz che dipende dalla sua mente si allontana dal sacerdote, ubbidendo.
Angelika cerca di entrare nella sua mente per capire ma si accorge che c’è un blocco perché sente che è nella mente di … Giulio.
Arrivano anche le coppie Lunaria/Marino e Mercuria/Angelo insieme a due donne.
Lunaria: – Le due parrocchiane cercano il parroco.
Una delle due donne, si accorge del parroco incosciente e urla: – Ma sta male? Chiamiamo qualcuno. – poi verso i presenti – Ma voi chi siete? Non vi ho mai visto.
Le due donne si spostano verso la porta ma Mercuria le ferma. Prima di un’eventuale reazione Lunaria, anche lei con la mano, addormenta le parrocchiane.
Nel frattempo le coppie sono tutte giunte nella sacrestia.
Angelika prende una chiave da un armadio e dice: – Scendiamo nella cripta, portate anche loro – indica i tre incoscienti – poi si rivolge a Giovello – Chiudi la porta della cattedrale e vedi se c’è l’avviso dell’ora della prossima messa, poi ci raggiungi nella cripta..
Giovello e Matilde escono mentre i tre addormentati sono presi e portati nella cripta.
Nella cripta, in una teca, c’è il vecchio sacerdote imbalsamato.
Giovello, appena entrato, dice: – La prossima messa è alle nove. È una messa solenne cantata. Saranno molti i fedeli.
Angelika: – Non sarà un problema: tu Giovello quando sono tutti entrati chiudi la porta. Ora pensiamo a rimettere al suo posto il prete.
Giulio: Ma si ricorderà di tutto? Non è pericoloso.
Angelika: – Nessun problema. Sarà presente solo con il corpo.
Giulio: – Ma chi officerà la messa?
Angelika: – Nessuno. Non ce ne sarà bisogno.
Il parroco è in piedi davanti all’altare. Sembra che stia aspettando, in silenzio, quando tutti i fedeli avranno riempito la cattedrale. In realtà è solo un corpo immobile senza mente.
Il demone Angelika è pronta per intervenire ma sono ancora molti i posti vuoti.
Quando la cattedrale è strapiena, appena Giovello chiude la porta il parroco si affloscia sul pavimento dell’altare. Un urlo di sgomento si leva dalla navata mentre dalla sacrestia arriva una masnada di indemoniati.
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