LAfi e l’amico sono alle prese con una grande scultura.
– Si può? – una voce femminile si sente dall’ingresso.
I due artisti si girano e vedono una giovane ragazza.
LAfi risponde: – Prego si accomodi. Buongiorno.
La ragazza: – Buongiorno anche a voi, artisti all’opera?
LAfi: – Cercavate noi?
LAfi scende dalla scaletta e insieme all’amico si avvicinano alla ragazza che si presenta:
– Siamo vostri vicini. Abitiamo nella casa che vedete verso la collina. Io sono Francy e lui … – si gira verso l’uscio – ma dove si è cacciato?
In quel momento appare un ragazzo piccolo di statura, magro e barbuto che risponde: – Mi ero fermato a guardare la fioriera stracolma di fiori.
– Lui è Gemi, il mio ragazzo.
Con strette di mano i quattro ragazzi completano la presentazione.
LAfi: – Io sono Marina e lui Lucio. Gemi? Ma é un diminutivo?
Gemi: – Infatti il nome è Germano, il suo Francesca.
Francy: – Che brutti nomi ci hanno messi. Perché non cambiate anche i vostri in Mary e Luk, sono più simpatici.
L’amico: – Le persone sono simpatiche. I nomi hanno solo un significato indicativo.
A questa battuta Francy risponde: – Io ti sono simpatica?
L’amico: – È troppo presto per dirlo, ti ho appena conosciuta.
Francy: – Giusto. Mi farò conoscere al più presto. Tu invece già mi sei simpatico.
Gemi: – Che bella scultura … Forse vi abbiamo disturbati?
LAfi: – No. Abbiamo quasi terminato. Una pausa fa sempre bene. Sediamoci. Vi offro un’aranciata?
Francy: – Sì. Grazie.
Francy: – Voi siete una coppia? Convivete?
LAfi: – Sì. Conviviamo da poco.
Francy: – Noi da due anni. Siamo una coppia aperta?
LAfi: – Aperta? Non capisco.
L’amico: – Ma come? Non lo sai? È dagli anni ’70 che esiste questa definizione.
LAfi: – Mai sentita. Ma cosa vuol dire?
Francy: – Vuol dire che siamo liberi: io posso andare con altri maschi e lui con altre femmine.
LAfi: –Ho capito. Vecchia moda: sarebbero “corna” autorizzate.
Gemi: – No. Diciamo: esperienze diverse.
Francy: – Ora andiamo. Vi lasciamo al vostro lavoro. Torneremo a trovarvi un altro giorno.
LAfi e l’amico accompagnano alla porta i due vicini.
Francy bacia sulle guance l’amico, Gemi, oltre al bacio prende per la vita LAfi.
La scultura è completa, mancano solo alcune lisciature. Tra poco arriveranno ILfi e ILpa per aiutare a sistemare l’opera su un carrello.
L’amico: – E brava! Ti sei lasciata baciare dal barbuto.
LAfi: – E tu dalla ragazza. Che tipi!
L’amico: – Hai ragione che tipi strani. Ma cosa vorranno da noi?
LAfi: – Se vorranno quello che penso. Da parte mia la prossima volta che il barbuto si avvicina, un calcio negli stinchi non glielo toglie nessuno.
L’amico: – Fortunata te che puoi. Io che posso … fare.
LAfi: – Ah è così? Provvederò anche per i tuoi stinchi se sarà il caso.
L’amico: – La mia ragazza è una violenta.
ILfi: – Mentre venivo ho visto una bella bionda, mi ha anche sorriso?
LAfi: – Era Francy, una nostra vicina, è venuta a trovarci.
ILfi: – Me la devi presentare. Deve essere una ragazza simpatica.
LAfi: – È chiaro che le bionde ti piacciono. Ma quando la conoscerai sarai sorpreso.
ILfi: – Perché? Com’è?
LAfi: – Non ti dico altro. Altrimenti che sorpresa è. Forse conviene presentarti con la tua fidanzata, loro sono una coppia.
ILfi: – Non riesco a capire la sorpresa.
LAfi: – Capirai, capirai …
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