La cripta di Bremen II episodio 5

Anche se non le interessavano i misfatti di Ottone e di Marika, Angelika ne lesse alcuni principalmente come traccia del comportamento dei posseduti.

La famiglia di Ottone era benestante. Il giovane, cultore della natura, amava cercare posti solitari dove essa aveva maggiore espressione. Un fido servitore lo conduceva con la carrozza nelle sue escursioni.

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Spesso era accompagnato dalla sua promessa sposa e dal piccolo fratello di lei. In una di queste passeggiate, durante il pranzo sul prato nei pressi della caverna sotterranea, il giovane subì l’influenza di un demone.

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Al ritorno nella carrozza commise il primo crimine, torturando e uccidendo la sua fidanzata e il piccolo. Anche il servitore fu eliminato.

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Ritrovata la carrozza con i cadaveri orrendamente trucidati, fu facile scoprire il colpevole.   Ottone si rifugiò in un bosco vicino al fiume Lesum. Il luogo ameno divenne il suo territorio di caccia.

Le sue vittime furono principalmente giovani donne che si erano inoltrate nel bosco sole o in compagnia dei propri mariti o fidanzati. I maschi venivano assassinati, le donne seviziate e uccise. Inoltre le membra servivano anche come pasto dell’indemoniato.

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I borgomastri dei paesi vicini, scoperte le stragi, organizzarono con la gendarmeria la caccia al terribile assassino. Ottone impaurito ritornò alla propria dimora, trovando rifugio con il beneplacito dei familiari.

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Ma ormai il ragazzo, abbrutito dal possesso demoniaco, continuò di notte a operare violenza principalmente nelle abitazioni isolate dei contadini.  Ma le tracce lasciate portarono alla scoperta del truce assassino e anche dell’aiuto ottenuto dei familiari.

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Anche Marika apparteneva a una famiglia di nobile origine. I suoi misfatti erano molto simili a quelli di Ottone. Le sue vittime tuttavia erano solo tra la servitù e i coloni della proprietà familiare. La ricerca di nuova servitù e la sparizione di quella precedente si diffuse nella contrada e il ritrovamento di cadaveri sepolti nella proprietà contribuirono a svelare il mistero.

Per evitare uno scandalo non furono puniti i colpevoli. Ottone e Marika appartenevano a famiglie molto importanti e blasonate per cui fu deciso di mettere tutto a tacere. Le due famiglie furono esiliate con tutte le loro ricchezze.

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