– Sempre pigri i nostri ragazzi.
– Altro che pigri, sono proprio scansafatiche: andate, andate noi vi aspettiamo in auto.
– Già è stato già troppo che mio fratello ci ha accompagnato con la sua auto.
– Ma quanto caffè hai preso? Cinque pacchi? Ma non mi sembra che abbiamo un bar
– Fermi tutti. Vuota la cassa in questo sacco.
– Subito. Ma tu stai calmo.
– Bionda zitta. Non fiatare e preparati a un viaggetto, insieme alla tua compagna.
– Ma quelle non sono le nostre ragazze?
– Sì sono loro. Ma dove vanno?
– Gli uomini hanno una mascherina. Forse c’è un’infezione. Dove le porteranno?
– Penso all’ospedale. Dai segui l’auto.
– Avevo già deciso.
– Ma questa non è la strada che porta all’ospedale?
– Che cosa strana … e poi la loro auto non ha nessuna croce rossa.
– Telefona alla polizia. La cosa è molto sospetta.
– Ma che fanno? Sono scesi.
– Quello alto ha la pistola?
– Guarda le ragazze. Che botte.
– Io scendo e vado a aiutarle.
– Questa è meglio che la tengo io.
– Che dolore. Disgraziata mi hai rovinato.
– Poverino. L’hai proprio colpito al posto giusto.
– Così impari a rispettare le donne.
– La polizia è arrivata tardi ma a tempo.
– Hai sentito la poliziotta? Sono i rapinatori del market “Marion”. Avevano preso le ragazze come ostaggi.
– Ma hanno sbagliato ragazze. Le nostre sono terribile.
– Meglio per noi, con loro siamo al sicuro.
– Ne sei proprio convinto? Potremmo essere invece in pericolo. Hai visto che botte.
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