Una pagina al giorno – Primo episodio

Il testo (ridotto) è ricavato da “Una pagina al giorno” di Daniele Conventi

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Noi non possiamo morire

Primo episodio

Cinque persone corrono nude in una landa desolata.

Il sole è uno spettro pallido dietro banchi di nubi grigie e malsane. Il calore è asfissiante, costante. La terra è un deserto secco, screpolato. Loro corrono, nudi, sudati, ansanti. Quattro sembrano far parte di uno stesso gruppo. Si muovono quasi all’unisono all’inseguimento dell’estranea.

La quinta sembra una ragazza. Ha i capelli neri, lunghi, stopposi e sporchi. Non è in forma. E’ magra, scheletrica, unica rotondità è lo stomaco.

Immagine 1

Uno di loro si stacca dal gruppo con uno scatto. Sta dando fondo a tutte le sue energie ma non gli importa. Con un urlo feroce si lancia contro la ragazza. La afferra per un braccio. Le pianta le unghie nel polso, spillandole sangue. Lei urla sorpresa.

Immagine 2

Cade a terra. Lui le è sopra, lei cerca di divincolarsi, ma l’uomo le blocca la schiena con il peso del corpo. Una mano le serra il braccio ferito, scavando con le unghie nell’esile polso. L’altra mano le spinge la testa a terra, facendole respirare sabbia e sangue.

Immagine 3

Poi lui spalanca la bocca.

L’uomo, in preda ad un bisogno istintivo, serra i denti sulla spalla della ragazza. I canini affondano nel muscolo fino a toccare l’osso, mentre sangue caldo gli inonda la bocca. Poi strappa, con un colpo secco, un brano di carne.

Immagine 4

Gli altri le sono arrivati intorno e vogliono la loro parte.

Immagine 5

È quando si abbassano verso di lei, quando tentano di unirsi al banchetto, che colpisco.

Con la pietra ben salda tra le mani, affondo con forza il lato appuntito nella nuca del primo.

Immagine 6

Gli altri si girano verso di me, stupiti. Non lascio loro il tempo di capire. Colpisco un secondo in pieno volto, fracassandogli naso e zigomi.

Immagine 7

In tre mi sono addosso, mi buttano a terra, ventre all’aria. La pietra mi cade di mano. Sento dei denti serrarmi un polpaccio. Il più grosso mi tiene a terra con le ginocchia . Apre la bocca. Mi azzanna la spalla, mentre io allungo la mano destra in cerca della pietra.

Faccio scattare il braccio destro, la pietra in mano.

L’impatto frantuma il cranio del folle. Mi cade addosso imbrattandomi di sangue e materia grigia.

Immagine 8

Tiro un altro colpo con la punta della roccia in direzione del folle che mi è di fianco. Schiva, ma l’arco del braccio porta la punta a infilarsi nella mano con cui mi tiene fermo, facendogli perdere la presa con un urlo di dolore. Gli do un pugno col sinistro all’altezza dei testicoli, facendogli abbassare la testa a portata della mia arma. Lo finisco.

Immagine 9

Quando mi rialzo, uno strato di sangue e cervella mi copre come un vestito di stoffa. La ragazza sembra che non abbia approfittato del mio intervento per scappare. E’ rimasta li, dolorante. La sua spalla è ancora squarciata, ma il sangue ha smesso di uscire.

Immagine 10

La tiro su di forza e la trascino. Lei fa resistenza.

<< Andiamo, forza!>> le urlo contro << Non abbiamo molto tempo>>.

Mi guarda indecisa. Sembra non capire.

Immagine 11

Le indico i quattro corpi immersi nel loro stesso sangue. Lei deglutisce, si allunga per qualche secondo verso di loro. Infine si scuote, mi fa un cenno di assenso e si mette in piedi.

Prima che lei si sia alzata del tutto, le prendo la mano e la trascino via, verso la grotta in cui ero nascosto prima del loro arrivo.

Immagine 12

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2 risposte a Una pagina al giorno – Primo episodio

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