Uno oggetto colpito dalla luce proietta un’ombra sul piano d’appoggio e sulle superfici vicine.
Oltre all’ombra proiettata, l’oggetto ha un’ombra propria che corrisponde alle parti non illuminate dalla luce.
L’ombra può essere prodotta da una sorgente luminosa puntiforme (lampadina, candela) o da una sorgente più estesa (grandi riflettori, il sole). Nel primo caso i raggi che partono dalla sorgente sono lineari e tendono ad allargare l’ombra rispetto alle dimensione dell’oggetto, nel secondo caso i raggi sono paralleli e l’ombra non subisce variazioni rispetto alla “separatrice d’ombra” (linea che divide la parte illuminata di un oggetto da quella che non è raggiunta dalla luce) Infatti l’ombra è la proiezione di questa linea.
Inizio con l’ombra di un parallelepipedo. Per la prospettiva adopero il metodo delle ”proiezioni” (indicato nella lezione “Risposte ai Tag – Lettere con contorno e Cilindro in prospettiva” del 13 ott. 2014).
L1 rappresenta la luce puntiforme che ho posto sul quadro, infatti L1t è sulla linea di terra.
La costruzione dell’ombra è molto semplice e non occorre spiegazione.
La parte dell’oggetto (viola scuro) rappresenta l’ombra propria.
Nella seconda immagine, sposto il punto della luce avanti al quadro prospettico, infatti L1t è più im baso della linea di terra.
Data la posizione della sorgente di luce alle spalle dell’osservatore (PV), non appare nell’oggetto nessuna ombra propria
Nella terza immagine, costruisco l’ombra prodotta da raggi paralleli. L’inclinazione del raggio, nello spazio prospettico, è rappresentata dalle frecce “a” e “b”.
Modifico l’inclinazione è ottengo un’ombra diversa.
Variando l’angolo dell’inclinazione “b”, essendo la proiezione a terra, la sorgente si allontana dal quadro. È il caso della quarta immagine.
Posso concludere che l’inclinazione della freccia “a” rappresenta l’altezza dei raggi, mentre quella della freccia “b” la distanza dal quadro.
Se la direzione della freccia “b” è orizzontale, vuol significare che i raggi della sorgente sono paralleli al quadro. Come rappresento nella prossima immagine.
Sempre molto semplice è la costruzione dell’ombra di una piramide in prospettiva. Le due prossime immagini la rappresentano.
Sempre agendo sulle frecce “a” e “b”, provo con un’immagine controluce.
L’ombra di una sfera è un po’ più complessa come costruzione ma è sempre la ricerca di punti, attraverso l’intersezione dei raggi provenienti dall’alto con le linee di direzione a terra.
Per l’ombra della sfera occorre proiettare sul piano di terra la “separatrice d’ombra”, ovvero alcuni suoi punti e poi unirli per ottenere la superficie dell’ombra.
Per posizionare la sfera in prospettiva, disegno “la pianta” per ricavare bene la sua posizione. I punti 1 e 3 sono le proiezioni del quadrato di base del cubo che circoscrive la sfera, 2 è il punto di contatto sul quadro prospettico.
Dettaglio dell’ombra, costruita con la proiezione dei punti della separatrice d’ombra.
Ombra di un cilindro.
Per ottenere la Separatrice d’ombra devo trovare la tangente al cerchio di base della direzione a terra dei raggi luminosi (freccia b).
Posso procedere trovando i punti d’ombra della separatrice.
In una prossima lezione approfondirò l’ombra portata su altri oggetti e l’ombra di prospettive più complesse.
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Come si chiama questo tipo di prospettiva?
Ciao. L’ombra sui piani vicino si definisce “ombra portata”.