Spesso nella prospettiva centrale di interni, conviene adoperare come piano principale la parete di fondo. In tal modo il quadro si sposta avanti.
Nel caso di una stanza ho preferito iniziare stabilendo alcuni parametri.
Avendo deciso di mettere un balcone che affaccia sul mare, stabilisco il punto di fuga più spostato a sinistra, decidendo di posizionare il balcone a destra. Ciò per ottenere una maggiore visuale del mare.
Adoperando la griglia ho disegnato la parete di fondo larga 4,50 m. e alta m. 3,00. Ho chiamato “a” la larghezza per poter stabilire la distanza del punto di misura “D” da quello di fuga (a+1/2°) e la linea delle misure di profondità. La linea rossa dal punto D che passa per lo spigolo della parete mi è servita per stabilire la posizione della linea di misura.
Questo modo di procedere è piuttosto maccheronico ma è abbastanza corrispondente a una giusta visione prospettica. Infatti il punto di misura (D), corrispondente alla rotazione sull’orizzonte del punto di vista (PV), stabilisce che osserviamo la stanza, abbastanza da vicino, cioè alcuni metri dalla camera contigua, togliendo la parete.
Per procedere, tolgo la griglia e le linee di costruzione, lasciando solo il necessario.
Stabilisco le posizioni del letto di una toilette con lo specchio e di una decorazione murale.
Completo il balcone anche con l’immagine del mare.
Le linee tratteggiate indicano la costruzione di queste prime immagini.
Prima di arredare la stanza, approfondisco il discorso sullo specchio.
Disegno la pianta della stanza con la posizione dello specchio e del balcone. Per ricavare le immagini dello specchio trovo il punto simmetrico a quello di vista (PV). Da questo punto “vedo” le immagini speculari.
Oltre alle immagini nello specchio ho inserito anche l’arredamento.
Nelle camere da letto, lo specchio ha una funzione importante. Provo a disegnare un’altra immagine riflessa in uno specchio.
Un viso di profilo.
Ho sistemato il viso davanti allo specchio. Per proseguire devo anche stabilire la distanza dallo specchio. Occorre allora una visione dall’alto (normalmente chiamata pianta).
“L” rappresenta la larghezza del profilo.
Per ricavare l’immagine nello specchio devo stabilire per prima cosa il PV (punto di vista) che determina la posizione nello specchio. Quando cammino per una stanza, le immagini in uno specchio cambiano continuamente perché dipendono proprio dal posto che occupo (PV), se mi fermo l’immagine si fissa nello specchio.
Il PV corrisponde al PF (punto di fuga) nella prospettiva centrale e al PP (punto principale) a in quella accidentale.
L1 è l’immagine del segmento blu (la larghezza del viso) riflesso nello specchio. Dal PV vedo infatti L1 che essendo più lontana, sullo specchio “S” il segmento mi appare più breve.
La posizione nello specchio del segmento, ovvero del profilo, mi è dato dalla distanza “b” che determino con la linea di proiezione nera. L’altra linea nera mi dà la larghezza del segmento. Anche la posizione del viso nella stanza dipende dal PV, la linea rossa mi dà la posizione rispetto allo specchio.
Le linee verdi sono solo una conferma della posizione del segmento.
Riporto sul “quadro” (prospettiva) il PF, la distanza “b”, la lunghezza de segmento sullo specchio e la distanza “a”.
Al posto del segmento sullo specchio riporto il profilo del viso ridotto, il segmento mi dà la larghezza.
Semplifico lo schema pianta lasciando solo le misure che mi occorrono.
Nel caso di un viso, la posizione in altezza mi è data dall’occhio sistemato sull’orizzonte. Per il viso ho riportato la punta del naso per comodità.
Nel caso di un oggetto, per l’altezza devo procedere sistemando sul quadro la reale altezza dell’oggetto.
Il lato dell’oggetto nello specchio (immagine) corrisponde alla faccia posteriore dell’immagine reale. La faccia anteriore nella realtà appare nello specchio come quella posteriore (rossa).
Provo con una persona intera.
Ho molto schematizzata la persona vista dall’alto, mi interessa la posizione.
Nell’immagine della persona nello specchio ho dovuto spostare e ridurre le braccia e le gambe.
Completo la stanza, dopo aver tolto tutte le linee di costruzione.
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