Prima di presentare le dodici città disegnate con un vecchio programma grafico, mostro la differenza grafica tra una delle città del ’99 (Anastasia) e la città di Tamara, elaborata con Inkscape.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Anastasia è una città dove l’acqua è sovrana. Canali concentrici e aquiloni colorati la caratterizzano.
Armilla è una città non terminata. L’impianto idraulico è l’unico completo ed efficiente. Scoperta da un gruppo di ninfe, la città è diventata la loro abitazione preferita: passano il maggior tempo nelle vasche o sotto la doccia.
Despina è una città che ha due volti: vista dal deserto appare come una gigantesca nave, vista dal mare è un cammello.
Diomira è una città con sessanta cupole d’argento. Statue in bronzo di tutti gli dei, strade lastricate in stagno, al centro della città un teatro di cristallo e infine un gallo d’oro su una torre.
Dorotea è una città nel deserto. Circondata da un alto muro di cinta con quattro torri di alluminio agli angoli. Quattro canali la dividono in nove quartieri. Ho rappresentato anche un pranzo di fidanzamento tra giovani di quartieri diversi.
Nella città di Ersilia i rapporti tra gli abitanti sono segnalati da fili tesi tra le case. Quando non è più possibile muoversi, gli abitanti smontano le case e le spostano in un altro posto. Sul terreno rimangono i fili e i loro sostegni.
La città di Fedora ha al centro un palazzo di metallo, un museo. In ogni stanza c’è una grande sfera di cristallo con dentro un modello in miniatura, diverso ogni volta, della città. Rappresenta il desiderio di come vorrebbe la città ogni abitante.
La città di Ottavia è sospesa su un precipizio tra due montagne, come una ragnatela.
Nella città di Sofronia c’è un grande luna park . La città è prefabbricata. Ogni anno è smontata e portata via, rimane il luna park.
Tecla è una città continuamente in costruzione e in rifacimento. Apparentemente senza un progetto chiaro. Per gli abitanti lo è il cielo stellato.
La città Zenobia è costruita su palafitte, anche se il terreno è asciutto. Le case hanno grandi terrazzi e sono collegate tra loro da corridoi pensili e scale.
Le vie della città di Zobeide girano come un gomitolo, su se stesse. Uomini di nazioni diverse sognarono le vie e l’inseguimento di una donna nuda, dai capelli lunghi. Cercarono la città e non trovandola ne costruirono una identica a quella del sogno e l’abitarono sperando invano che comparisse anche la donna.
I disegni eseguiti con il vecchio programma grafico, impegnarono anche molto tempo.
fffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffff
Idea molto bella, non mi sarei aspettato questo genere di disegni.
Ciao. Grazie per la visita e il commento.