II parte – Nona lezione – Consigli per un piccolo mural casalingo

Questa lezione conclude il programma del corso, continuerò con quelle su Inkscape. Dopo quest’ultime approfondirò alcuni argomenti trattati nelle lezioni. 

Il mural è una composizione grafica/cromatica eseguita su un muro.

Per prima cosa dobbiamo stabilire la dimensione che vogliamo dare “all’opera” che dipende anche dalla superficie che abbiamo a disposizione.

Le fasi sono:

1)      Misurazione della superficie disponibile.

Se il muro è interno, il battiscopa può rappresentare il limite inferiore. Quello superiore può essere anche il termine della parete, anche se è più comodo per l’esecuzione lasciare un margine di 20 cm.

Consideriamo anche che per lavorare in alto bisogna usare uno scaletto comodo e bel stabile.

Per i margini laterali conviene lasciare un’intera striscia verticale per gli interruttori, di solito vicino alla porta, e un’altra prima dell’angolo (è molto scomodo nell’esecuzione lavorare nell’angolo).

Se il muro esterno è di un terrazzo, conviene lasciare molto spazio al margine inferiore, 50/60 centimetri, per evitare che la pioggia rimbalzando sul pavimento rovini la parte bassa del mural.

Il margine superiore, se non è al coperto, sarebbe il caso di proteggerlo con una scossalina (piccola pensilina sporgente dal muro) per evitare lo scorrimento dell’acqua piovana sul colore.

2)      La dimensione del disegno

Qualunque dimensione va bene. Conviene però che l’altezza e la larghezza siano multipli di 10 cm. (vedremo tra poco il perché).

3)      Il bozzetto

Il bozzetto è il disegno completo del mural, grafico e cromatico, di dimensioni ridotte. Deve avere le stesse proporzioni della superficie che abbiamo destinato all’opera. È per questo che ho consigliato multipli di dieci centimetri.  Le dimensioni del bozzetto dipendono molto dal soggetto che rappresenta e principalmente dalla grandezza dei particolari. Se vogliamo rappresentare la figura umana, gli elementi del viso, le dita della mano devono essere disegnate con superfici adeguate alla loro visibilità grafica. A meno che non decidiamo di studiare con bozzetti più grandi questi particolari.

In genere il bozzetto può essere la decima parte della superficie (una superficie lunga 2,00 metri per l’altezza di 1,60 metri porterà alla dimensione del bozzetto largo 20 centimetri per 16 di altezza. Se siamo in presenza di particolari minuti allora il bozzetto avrà dimensione di un quinto della superficie reale, cioè largo 40 cm., alto 32.

4)      La quadrettatura

La quadrettatura è una antica tecnica d’ingrandimento di un disegno. Oggi esistono i pantografi per ingrandimenti minimi e proiettori per i grandi. Ma la soddisfazione maggiore è data dalla quadrettatura che fa nascere sotto i propri occhi i soggetti della composizione in rapporto all’immagine complessiva del grande disegno. Oltre alla immediata verifica dell’effetto grafico e della possibilità di eseguire subito cambiamenti nei dettagli.

La tecnica è semplice. Basta tracciare una quadrettatura con un modulo di uno o due centimetri sul bozzetto completato e disegnare sul muro la quadrettatura ingrandita.

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Se le dimensioni del bozzetto sono 12 cm. di larghezza per 14 cm. di altezza.

Secondo quanto ho stabilito, ingrandendo dieci volte abbiamo un mural di 120 cm. per un’altezza di 140 cm.

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I lati dei quadrati del reticolo sono il riferimento per l’ingrandimento.

5)      I colori

Per i mural eseguito in ambienti interni, i colori da adoperare  possono essere gli stessi che vengono usati per tinteggiare le pareti. Esistono in commercio alcuni colori definiti “lavabili”. Sono colori diluibili con acqua, venduti in confezioni da cinque, dieci chili (o litri) di colore bianco. Facilmente colorabili con colore concentrato (A Color) venduto in piccoli contenitori. Come ho consigliato per i colori a tempera in tubetti, conviene comprare i colori base (giallo, rosso, blu) e il nero.

Bastano poche gocce di colore per ottenere varie colorazione. In genere le superfici dei murales sono campite con colore a tonalità unica, in quanto il chiaro scuro e lo sfumato sono abbastanza difficili a eseguire. Caratteristica della pittura lavabile è che una volta asciugata, dopo circa tre ore o poco più (dipende dalla marca della confezione), è resistente all’acqua, nel senso che è, come dice il nome, lavabile. Prima dell’essiccazione è facile pulire, sempre con l’acqua, i recipienti adoperati i pennelli e le gocce sul pavimento. Per evitare quest’ultime conviene stendere dei fogli di un quotidiano per terra.

Per i murales eseguiti su muri esterni, va ancora bene la pittura lavabile ma, dopo essiccata, conviene trattarla con due o tre mani di vernice protettiva.

Non approfondisco altri metodi, vernici spray in bombolette e altre in barattoli per la loro applicazione non semplice, in particolare per chi non ha esperienza con vernici.

Buon mural.

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