Fin dall’antichità, in particolare quella greca, si è cercato il “modulo” per le proporzioni del corpo umano (se interessa fare una ricerca).
In questa lezione propongo un metodo semplice per imparare a fare ritratti. Il modulo che propongo è la larghezza dell’occhio “m”. La scelta è dovuta alla constatazione di quanto siano minime le variazione delle altre parti del viso che andremo a paragonare a esso.
Per prima cosa osserviamo un viso. Può essere quello di una fotografia, di una stampa o anche reale. Guardiamo con attenzione la distanza, tra i due occhi e anche la distanza tra un occhio e la tempia, paragonandola a quella di un occhio (il nostro modulo). Ci accorgeremo facilmente che le distanze sono abbastanza simili al modulo.
Ora lasciamo stare il “modello” scelto per valutare le distanze e cerchiamo di stabilire le altre parti del viso in funzione del modulo.
Se consideriamo una linea (asse) che passa per gli occhi possiamo su di essa tracciare cinque moduli. Quello centrale rappresenta la distanza, gli altri larghezza degli occhi e il limite del viso alla tempia. Stabiliamo così che la larghezza di un viso è di cinque moduli circa.
Partendo dall’asse orizzontale che passa per gli occhi, stabiliamo al di sotto di esso e su un asse di simmetria del viso, le altre distanze da valutare. La prima è il centro della punta del naso, la seconda la linea della bocca, cioè quella che separa le labbra (a bocca chiusa) e la terza la punta del mento. Abbiamo così stabilito tre moduli fino al mento. Se riportiamo anche tre moduli al di sopra dell’asse orizzontale, abbiamo il termine del viso verso l’alto.
Valutiamo così che l’altezza di un viso è di sei moduli circa.
Sul disegno seguente ho tracciato con un trattino il modulo su i due assi. Ovviamente la distanza tra gli occhi e divisa a metà dall’asse verticale. Il modulo è 1 cioè sempre uguale all’unità ricavata dalla larghezza dell’occhio.
Osserviamo ora i dettagli di un viso e la loro forma base (stereotipi). Sempre come riferimento al modulo uno.
Se disegniamo i dettagli del viso, in corrispondenza dei moduli tracciati sugli assi, e completiamo con l’ovale del viso, abbiamo il seguente risultato.
Un viso disegnato con modulo 1 fisso (come i dettagli del viso) è quello di un bambino e di uomo o donna orientale (inclinando leggermente gli occhi).
Variando il modulo abbiamo tutti i tipi di viso del pianeta.
Aumentando il modulo occhi/naso “a”, diminuendo il modulo naso/bocca “ b” occhio/larghezza e dimezzando il modulo occhio/tempia il viso è molto diverso da quello precedente.
Ho disegnato il contorno del viso con l’ellisse, in realtà sono rare le persone adulte che hanno questa perfezione, nei bambini invece è più probabile.
La struttura ossea del cranio e in particolare della mandibola è sempre molto angolosa. A volte anche gli zigomi contribuiscono a rendere il viso più geometrico. Queste asperità sono rese più tondeggianti dai muscoli e dalla cute. Nei maschi la mandibola è spesso più evidente rendendo il viso “spigoloso”. Nell’esempio successivo ho disegnato alcuni tipi di viso con caratteristiche diverse.
Traccia su un foglio i due assi. Puoi anche piegare il foglio per ottenerli ma il consiglio è di ripassarli con la matita, tenendo sempre il foglio dritto, per abituarti a trascurare, in seguito, la piegatura. Segna sui due assi il modulo “occhio”, per la prima esercitazione uguale sempre a se stesso. Per le altre esercitazioni varia il modulo a piacere. Sempre con il foglio dritto (cantilena scritta), disegna gli stereotipi delle parti.
Per imparare a disegnare un viso occorrono alcune (da quattro a otto, secondo i risultati) esercitazioni libere, modifica a piacere il modulo e per il capelli usa la tecnica forma-funzione (vedi nell’Appendice – disegni ex alunni, classe seconda).
Conseguita una discreta abilità puoi tentare con il ritratto di una persona “disponibile” o un autoritratto. Guarda con attenzione il modulo (occhio) e segna i trattini sugli assi.
Il disegno della bocca è una caratteristica molto personale, osserva bene quella del tuo “modello”.
Più è sottile la bocca, più il modulo si incrementa.
Per colorare il viso e eventuali ritratti, nella prossima lezione parleremo dell’ombra. Per il momento colora a piacere.
Gli stessi rapporti valgono per un viso di profilo che studieremo con i rapporti del corpo umano.
Buon lavoro.
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